Sia (f(x,y))
una funzione continua di variabili continue, la sua trasformata
a tempo continuo di Fourier si definisce come:
Mentre la trasformata inversa invece è data da:
Il dominio trasformato viene definito dominio della frequenza, e le variabili
indipendenti, nel caso delle immagini, hanno l'unità di misura definita in
cicli/m
.
Come abbiamo visto per lo spettro dei segnali, anche quà il lobo principale tende a contrarsi all'aumentare delle dimensioni dell'immagine originale.
Per un immagine MxN
viene così definita:
L'inversa è:
Lo spettro è periodico sulle dimensioni MxN
, quindi al di fuori di quella
sezione i valori si ripetono.
Per funzioni reali, lo spettro è a simmetria coniugata, per le immaginarie
(quelle con Re(f(x,y))=0
) è ad antisimmetria coniugata.
A differenza del caso dei segnali, lo spettro delle immagini risulta meno leggibile e interpretabile. In parole povere, non ci si può aspettare di interpretare facilmente l'informazione contenuta nello spettro.
Allo stesso modo, non è consigliabile il design di filtri nel dominio della frequenza. Infatti, la caratteristica principale delle immagini sono i bordi, che son composti da un range vasto di frequenze. Di solito è meglio lavorare nel dominio spaziale e ragionare in termini di smoothing e sharpening piuttosto che di filtraggi high-pass e low-pass.
Modificare un immagine nel dominio della frequenza in generale non è produttivo, ma d'altro canto, il dominio trasformato ha delle particolari proprietà, tra cui il fatto che la convoluzione nel dominio spaziale è un prodotto nel dominio della frequenza (per il teorema di convoluzione). Questa proprietà introduce quindi una semplificazione delle operazioni.
Fonte: http://www.dspguide.com/ch24/5.htm
Data un'immagine f(x,y)
di dimensioni MxN
, si ricavano i parametri di
padding P
e Q
a seconda delle dimensioni del filtro. Di solito si assume P = 2M
e Q = 2N
.
- si forma l'immagine padded,
fp(x,y)
di dimensioniPxQ
estendendo laf(x,y)
con il necessario numero di zeri - si moltiplica
fp(x,y)
per(-1)^(x+y)
per centrare la trasformata - si calcola la DFT,
F(u,v)
dell'immaginefp(x,y)
- si genera una funzione simmetrica reale
H(u,v)
di dimensioniPxQ
con il centro alle coordinate(P/2, Q/2)
- si ottiene l'immagine
gp(x,y) = IDTF2D(H(u,v)F(u,v))*(-1)^(x+y)
- l'immagine finale
g(x,y)
si ottiene attraverso l'estrazione della regioneMxN
del quadrante in alto a sinistra digp(x,y)
L'uso di una funzione filtro H(u,v)
preserva la fase dell'immagine nel
processo.
I contorni e le transizioni di intensità più nette (come il rumore), aumentano il contenuto di alte frequenze nella trasformata. Per applicare un effetto di smoothing (sfocamento) si applica un filtro passabasso.
Lascia passare tutte le frequenze all'interno di un circolo di raggio D
centrato nell'origine, e taglia le frequenze al di fuori del cerchio.
Il filtro gode di simmetria radiale, ed è quindi completamente definito da una sezione trasversale radiale, dove il punto di transizione è detto frequenza di taglio. Tale filtraggio introduce l'effetto ringing, che diventa meno evidente al crescere della frequenza di taglio.
Altri tipi di filtri sono il filtro Butterworth, che riduce lo smoothing ma elimina l'effetto ringing e Gaussiano, la cui risposta in frequenza e antitrasformata hanno la forma di una funzione gaussiana.
Lo sharpening nel dominio della frequenza si ottiene con l'applicazione di filtri passa-alto, che vanno a tagliare le frequenze al di fuori della frequenza di taglio.